La parola babau è sopravvissuta in qualche ninna nanna, nelle minacce bonarie delle nonne, tra le frasi smozzicate di chi voleva spaventare senza dire troppo. […]
Tag: parole da restituire
Riabilitiamo la parola abate
La parola abate è rimasta impigliata in un immaginario antico, ecclesiastico, distante. Evoca tonache scure, biblioteche silenziose, riti misurati. Ma la parola abate non è […]
Riabilitiamo la parola zac
La parola zac è una fenditura sonora. Arriva secca, rapida, definitiva. Non spiega: taglia. Non argomenta: incide. Non gira intorno: apre uno squarcio. Eppure la […]
Riabilitiamo la parola yes-man
La parola yes-man è diventata sinonimo di debolezza, di conformismo passivo, di mancanza di spina dorsale. Chi oggi viene definito yes-man è spesso ridicolizzato, rimosso […]
Riabilitiamo la parola xerobio
La parola xerobio è silenziosa, appartata, dimenticata nei dizionari tecnici. Parla di organismi che vivono con poco, che resistono dove l’acqua è assente, che non […]
Riabilitiamo la parola wagon-lit
La parola wagon-lit sembra uscita da un vocabolario ferroviario d’altri tempi, da un mondo fatto di biglietti cartacei, partenze notturne e valigie di cuoio. Oggi […]
Riabilitiamo la parola vacazione
La parola vacazione è rimasta incastrata in un lessico accademico, burocratico, quasi inavvicinabile. Un termine tecnico, dimenticato, che galleggia nel linguaggio come se non avesse […]
Riabilitiamo la parola uadi
La parola uadi sembra appartenere a un altrove geografico, linguistico, culturale. E per questo l’abbiamo lasciata ai margini, confinata nei vocabolari o nei reportage esotici. […]
Riabilitiamo la parola tabarin
La parola tabarin è scomparsa dai nostri discorsi come i luoghi a cui apparteneva. Evoca un mondo notturno, leggero, effimero, fatto di piume, fumo e […]
Riabilitiamo la parola sabatico
La parola sabatico ha perso il suo respiro. Oggi è diventata una pausa da curriculum, un intervallo pianificato, un privilegio da giustificare. Ma la parola […]
Riabilitiamo la parola rabberciare
La parola rabberciare non piace. Suona male, inciampa, è storta. Evoca qualcosa di approssimativo, tirato via, poco elegante. Eppure la parola rabberciare ha dentro una […]
Riabilitiamo la parola quaderno
La parola quaderno è una delle prime che impariamo a pronunciare, ma anche tra le prime che lasciamo indietro. Appartiene all’infanzia, alla scuola, alle righe […]
Riabilitiamo la parola pacare
La parola pacare è quasi scomparsa dal nostro vocabolario. È rimasta incastonata nei dizionari, polverosa, piegata sotto il peso di forme più moderne, più pratiche, […]
Riabilitiamo la parola oasi
La parola oasi sembra gentile, ma il tempo l’ha logorata. Usata troppo, svuotata dal marketing, trasformata in slogan: oasi di pace, oasi di benessere, oasi […]
Riabilitiamo la parola nacchera
La parola nacchera ha dentro il suono della terra, del legno, del gesto. Oggi la pronunciamo poco, spesso con ironia, come se appartenesse a un […]