Non sei tu è una riflessione sull’origine muta di molti pensieri che crediamo nostri.
Ci sono convinzioni che non abbiamo mai scelto, ma che abbiamo appreso da piccoli gesti, da contesti spenti, da parole riciclate.
Li ripetiamo così bene che sembrano parte di noi. Ma se ascoltiamo con attenzione, qualcosa stona.
Questa poesia esplora quel disallineamento nascosto, quel momento in cui si riconosce che la voce interna — per quanto familiare — potrebbe non essere la propria.
Non sei tu
Alcuni pensieri non sono tuoi.
Ma li ripeti così bene
che hanno imparato a somigliarti.
Non li hai scelti.
Ti sono entrati da bambini,
da slogan,
da ambienti stanchi.
E ora parlano con la tua voce.
Ma se ascolti bene,
non sei tu.
Foto di Rishabh Dharmani su Unsplash