La prigione rassicurante

17. La prigione rassicurante

La prigione rassicurante si muove nel territorio ambiguo dove l’abitudine diventa consenso e il controllo inizia a sembrare necessario. È facile accettare ciò che si ripete ogni giorno, più difficile accorgersi di quando l’adattamento si trasforma in dipendenza. Questa poesia esplora quel confine sfocato, dove il linguaggio si piega e la libertà smette di sembrarci urgente. Non sempre ciò che protegge lascia spazio per respirare.


La prigione rassicurante

Il problema non è il controllo.
È che cominci ad amarlo.
Ti abitui.
Ti affezioni.
Lo chiami sicurezza.
E smetti di distinguere
tra protezione e prigione.

Autore: Nemesis UFT

Foto di Tobias Tullius su Unsplash

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