Dentro la crepa è una riflessione sul momento in cui la trasparenza non basta più. Ci sono barriere sottili, invisibili, che sembrano lasciar passare tutto ma in realtà filtrano, deviano, attutiscono. Solo quando si incrinano, permettono un accesso autentico. Questa poesia non cerca una rottura spettacolare: si muove nello spazio minuscolo in cui l’aria passa, la luce cambia, e finalmente si vede davvero.
Dentro la crepa
Un vetro integro protegge,
ma distorce.
Solo quando si incrina,
qualcosa passa:
luce,
aria,
suoni nuovi.
È dalla ferita che entra il reale.
Guardare attraverso non basta più:
serve guardare dentro la crepa.
Foto di Nathan McDine su Unsplash