Cartografie del potere esplora il rapporto tra orientamento e controllo, tra ciò che viene mostrato e ciò che viene escluso. Ogni mappa, prima di indicare un percorso, definisce un campo di visibilità. Tracciare una strada significa anche cancellarne altre. Questa poesia non parla di geografia, ma di struttura simbolica: ogni percorso è una dichiarazione, ogni direzione è un filtro, ogni assenza è una scelta deliberata.
Cartografie del potere
La mappa è già un’opinione.
Prima ancora di indicare un percorso,
sceglie cosa ignorare.
Scelta una strada,
escludi le altre.
Ogni tracciato è
anche un atto di potere.
Foto di Cristofer Maximilian su Unsplash