Oggi ho pensato di restare fuori per sempre

Oggi ho pensato di restare fuori per sempre


Non è stata una crisi. Non è stato un crollo. Ma oggi ho pensato di restare fuori per sempre, e la cosa più strana è che non mi ha fatto paura.


🕳️ Il pensiero è arrivato all’improvviso

Non era pianificato. Non era drammatico.
Oggi ho pensato di restare fuori per sempre, e non è stata una fuga.
È stato più simile a un riconoscimento.

Ho guardato la città, le persone, i flussi, le agende digitali, le parole vuote nei corridoi ben illuminati.
E poi mi sono guardato allo specchio, in un bagno qualunque.
E ho sentito che non volevo più rientrare.

Non in quel tipo di vita. Non in quella trama.

📓 Restare fuori non è isolamento. È riposizionamento

La tentazione di rientrare è sempre lì.
Un messaggio a cui rispondere, una richiesta “urgente”, un invito che sembra premuroso.
Ma oggi ho pensato di restare fuori per sempre perché ho sentito che la mia energia non regge più quella frequenza.

È come quando esci da una stanza rumorosa e ti accorgi solo dopo quanto ti stava frastornando.
Il silenzio, all’inizio, sembra eccessivo. Ma poi inizia a farti bene.

E ho capito che forse la mia stanza è fuori.

🧠 Il sistema non ti espelle: ti stanca

Ti logora. Ti rende prevedibile. Ti convince che sei utile solo quando sei connesso.
Ma oggi ho pensato di restare fuori per sempre, anche se non ho un piano.
Anche se so che mancherò a qualcosa. Anche se perderò contatti, opportunità, consensi.

Ho scelto il margine, almeno per un po’.
Non per rabbia. Per stanchezza intelligente.

Il tipo di stanchezza che arriva quando hai capito abbastanza da smettere di fingere.

🔍 Fuori non c’è un altro sistema. C’è solo più cielo

Non ho trovato un’alternativa migliore.
Non mi sono trasferito in una vita perfetta.
Semplicemente, oggi ho pensato di restare fuori per sempre perché dentro non trovavo più ossigeno.

Forse fuori c’è più fatica. Più solitudine. Meno etichette.
Ma c’è anche una possibilità reale di ascoltare. Di scegliere. Di restare.

E forse questo basta per definirlo “altrove”.

🏞️ Nessuno mi ha chiesto dove vado

E nemmeno io ho una risposta.
Ma oggi non ho cercato un varco per rientrare.
Non ho guardato l’orologio. Non ho aggiornato il feed.
Non ho voluto spiegarmi.

Oggi ho pensato di restare fuori per sempre
e ho sentito che forse è questo il modo in cui si ricomincia.
Non da zero. Ma da vero.


📌 Uomo Fuori Traccia – Articolo #124
📭 Fuori non c’è un sistema alternativo. C’è una direzione che non hai ancora nominato, ma in cui inizi a sentire il tuo nome con più chiarezza.



Condividi questo post
Deviare per costruire, non per fuggire

Deviare per costruire, non per fuggire

Come fare meno e guadagnare meglio

Come fare meno e guadagnare meglio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I miei Social

Su Nemesis UFT

Autore

Scrive da un punto imprecisato tra il mondo che c’è e quello che potrebbe esistere.
Non cerca followers, cerca fenditure.
Non insegna nulla, ma disobbedisce per mestiere.
La sua mappa non ha nord: ha crepe, deviazioni, direzioni non autorizzate.
Vive in silenzio, ma scrive forte.
È uno che cammina fuori traccia.
E non per sbaglio.