La volta in cui sono scomparso non è quella che pensi. Non c’è stato un gesto teatrale. Solo una sottrazione millimetrica, giorno dopo giorno.
🔍 Scomparire non è sparire
Scomparire non vuol dire sparire. Vuol dire non rispondere più al nome che ti avevano dato.
Vuol dire che sei ancora lì — nello stesso corpo, nella stessa città —
ma qualcosa di te ha smesso di obbedire.
La volta in cui sono scomparso non è stata una fuga fisica.
È stata una frattura silenziosa.
Ho iniziato a dire meno.
A fare meno.
A voler meno.
E nel meno, ho trovato una soglia.
📓 L’immagine smette di funzionare
Mi sono accorto che le persone si accorgono di te solo finché giochi il ruolo.
Appena smetti di confermare l’immagine, diventano cieche.
È stato lì che ho capito una verità potente:
scomparire non è essere dimenticati.
È essere liberi da ciò che dovevi rappresentare.
La volta in cui sono scomparso ho finalmente sentito me stesso respirare.
Senza la pressione delle aspettative.
🧠 Una sottrazione interiore
Non ho avvisato nessuno. Nemmeno me stesso.
È stato un movimento interiore.
Un allontanamento che non ha bisogno di chilometri.
Solo di onestà.
La volta in cui sono scomparso non è stata triste.
È stata un ritorno.
Alla mia voce.
Alla mia lentezza.
Alla mia fame vera.
🔧 Meno esposizione, più verità
Ho smesso di raccontare quello che facevo.
E ho cominciato a fare senza raccontare.
Il mondo ama chi si spiega.
Ma io volevo sparire anche dal bisogno di essere capito.
E così sono diventato sfocato.
Non inafferrabile per tutti,
ma finalmente nitido per me.
La volta in cui sono scomparso è iniziata con un “no” detto piano.
E da lì, una valanga di sottrazioni.
🏛️ Il vuoto come posizionamento
Non ho perso visibilità. Ho guadagnato orientamento.
Ho lasciato andare il ritmo comune.
Ho scelto il mio tempo.
Il mio spazio.
Il mio silenzio.
La volta in cui sono scomparso ho scoperto che l’assenza può essere un atto pieno.
Che il vuoto può contenere verità.
📓 Una manutenzione ciclica
Da allora, ogni tanto mi allontano di nuovo.
Non per fuggire, ma per riascoltarmi.
Scomparire è diventato un rituale.
Una manutenzione dell’anima.
Una forma di presenza alternativa.
Non si tratta di perdersi.
Si tratta di non esserci dove non vuoi più esserci.
📌 Uomo Fuori Traccia – Articolo #54
📓 La sparizione non è sparizione. È un modo diverso di esserci. Invisibile solo per chi non sa dove guardare.